Il ‘ritorno’ a Bergamo del “Polittico delle Grazie” di Vincenzo Foppa

Il progetto

Il progetto trae spunto da una ricerca documentaria condotta negli archivi storici di Milano e Bergamo, che ha portato alla scoperta di nuovi documenti sulle vicende di dispersione napoleonica del "Polittico delle Grazie", un dipinto a olio su tavola di grandi dimensioni (413 x 291 cm ca.) realizzato, verso il 1500-1505, dal noto pittore bresciano Vincenzo Foppa (Brescia, 1427-1515 ca.) per l’altare maggiore della Chiesa francescana di Santa Maria delle Grazie a Bergamo. In seguito alle soppressione del Convento delle Grazie, avvenuta il 25 aprile del 1810, il polittico venne smontato e privato della carpenteria lignea originale che divideva la singole porzioni dipinte. Le tavole principali furono giudicate di grande merito e come tali selezionate dagli ispettori napoleonici per essere destinate alla Pinacoteca di Brera, il primo museo napoleonico del Regno, ove effettivamente arrivarono nel 1811. La ricerca storica ha messo – per la prima volta – in evidenza una richiesta di restituzione portata avanti per 6 anni (dal 1816 al 1822) dalla chiesa nei confronti dell'Accademia di Brera. Durante la vertenza Brera promise, in un primo tempo, di realizzare una copia del grande polittico da collocare in chiesa, in cambio del dipinto originale. Tale progetto non fu poi mai realizzato e fu, infine, destinata alla chiesa un'opera prelevata dai depositi di Brera (un Palma il Giovane). Riprendendo le fila delle vertenza, il progetto intende ora presentare un 'ritorno' dell’opera nella sua sede d’origine, attraverso una ricostruzione del polittico così come si presentava prima del suo smembramento. Il progetto di ricostruzione prevede l’uso di fotografie digitali ad altissima risoluzione, riprese dall'originale e stampate, e la tecnica artigianale del trompe l’oeil per realizzare la carpenteria lignea che incornicia i singoli scomparti.