Raggiungimento obiettivo
Il progetto
Quotidianamente le forze di Polizia, Arma dei Carabinieri, Polizia Municipale, Vigili del Fuoco incontrano una moltitudine di individui in situazioni di emergenza. Proprio come ogni emergenza è diversa dalla successiva, così è l'individuo coinvolto, soprattutto per quanto riguarda le persone autistiche. Le forze dell’ordine sono addestrate per rispondere a situazioni di crisi con un certo protocollo, ma questo protocollo potrebbe non essere sempre il modo migliore per interagire con persone autistiche. Poiché la polizia è solitamente la prima a rispondere a un'emergenza, è fondamentale che gli agenti abbiano una conoscenza pratica dell'autismo e dell'ampia varietà di comportamenti che si possono esibire in situazioni di emergenza. Insegnare ai primi soccorritori a riconoscere i segni dell'autismo è un primo passo importante verso la prevenzione di situazioni che inevitabilmente possono risultare di complessa gestione e spesso pericolose.La gestione del rischio e della sicurezza per persone neurodivergenti è una reale preoccupazione. Ora sappiamo che con l’aumento delle diagnosi di autismo, c’è anche un corrispondente aumento di possibili contatti tra le persone autistiche e le forze dell’ordine. L’obiettivo è fornire formazione per buone prassi di approccio con persone neurodivergenti, fornendo specifiche indicazioni di interazione nei diversi contesti. Fornire indicazioni pratiche adeguate che consentano l’entrare in relazione con la persona autistica. Obiettivi: saper concedere il tempo necessario alla persona, saper rispettare lo spazio della persona, conoscere i tempi dell’elaborazione dell’informazione, utilizzare un linguaggio chiaro, semplice e concreto, saper riconoscere per poter prevenire i segnali di frustrazione,saper gestire i comportamenti disfunzionali