ARCIPELAGO. UNA RETE EDUCATIVA PER L’ADOLESCENZA.

Il progetto

Il territorio di Verdello e dei paesi vicini si ritrova in questo periodo post pandemico a riconoscere povertà educative e fragilità esistenziali acuite: tra esse in particolare il disagio giovanile, rilevato in numerosi contesti formali, non formali e informali, come anche dalle famiglie dei ragazzi. Da un lato forme di isolamento e di incapacità relazionali, dall’altro l’acuirsi di forme di incuria, di bullismo, fino a forme di violenza verbale e fisica, sono all’ordine del giorno della sicurezza pubblica, come anche di quella cultura del timore e del sospetto che cresce nella visione sull’esistenza di numerosi giovanissimi e delle loro famiglie, che rallenta ancor di più il processo di ritessitura e di ri-abitazione degli spazi sociali. L’incremento del fenomeno migratorio, inoltre, proprio per la mancanza di spazi presidiati e pianificati di convivenza, anziché portare all’incontro tra culture esaspera forme di scontro. Il progetto intende rispondere a questo fenomeno mettendo in rete le agenzie del territorio che si occupano di adolescenti e preadolescenti, attivando spazi educativi nuovi e riattivando quanti si sono fermati con il periodo pandemico. Il progetto si compone di due macroaree, con 5 azioni totali di intervento: la prima area riguarda l’attivazione di 3 servizi diretti ai preadolescenti/adolescenti, con la riattivazione dello spazio studio presso l’oratorio del paese, l’attivazione di laboratori per l’espressione creativa, l’assunzione di un progetto di educativa di soglia e di strada, l’attivazione di uno spazio protetto per minori ad alta vulnerabilità sociale. La seconda azione riguarda l’attivazione della rete dei servizi che si occupano di educazione e minori, garantendo tempo e spazio a operatori e referenti per incontri periodici di condivisione, progettazione e monitoraggio/valutazione di quanto in essere.