Restauro presbiterio e abside chiesa di Santa Croce, uno splendore da ritrovare (IDROL 229)

Il progetto

Il progetto ha come cuore il restauro integrale (presbiterio e abside) della Capella Maggiore della Chiesa di Santa Croce in Gandino. La straordinaria ricchezza dell'apparato decorativo di questa chiesa edificata in varie fasi storiche porta, in alcuni punti, alla sovrapposizione di tre distinti apparati decorativi.
Lo scopo principale dell’iniziativa, di restauro conservativo, è la valorizzazione del bene culturale, per riportare lo stesso allo splendore estetico “originario” e per tale s’intende, la soglia temporale ora dominante. Nel nostro caso il bene culturale è estremamente complesso e il restauro, attivato dopo aver completamente restaurato il tetto dell'edificio e realizzato un nuovo impianto elettrico dotato di nuovo parafulmine, si colloca come un intervento composito di recupero di intonaci, stucchi, dorature, affreschi, tele, marmi.
lo stato di avanzato degrado di questo complesso monumentale impone, dopo aver messo in sicurezza le strutture esterne, murarie, impiantistiche l'avvio di un integrale recupero che vede in questa fase un importante prima fase. Come si evince dalla documentazione fotografica allegata, le superfici oggetto di restauro sono in condizioni di notevole degrado, in particolare la pellicola pittorica e le dorature, oltre a non poche fessurazioni della cartella d’intonaco causate probabilmente dalle vibrazioni del traffico veicolare dell’attigua strada pubblica che, sino al primo quinquennio degli anni 90 del sec sc., non era dotata di adeguata pavimentazione e dalla persistente umidità, dovuta alle infiltrazioni d’acqua dal tetto che hanno perversato ed interessato particolarmente il soffitto.
Più da vicino, si nota che, le pareti murali hanno subito una lenta e costante alterazione, provocata come si è detto dalle infiltrazioni d’acqua e dal deposito di polvere e umidità ambientale.