Raggiungimento obiettivo
Il progetto
Terminata l'emergenza sanitaria il nuovo impegno a cui siamo chiamati come operatori sociali è l'accompagnamento alla ripartenza. Un re-start che non è semplicemente l'abbandono delle mascherine o l'accorciamento delle distanze fisiche ma una reale attenzione al ben-essere e ben-divenire dell'individuo connotato da emozioni nuove e vissuti che nessuno si sarebbe mai immaginato di dover attraversare. Il desiderio di poter riprendere una vita normale però collude con la paura ancora forte, con un'isolamento per qualcuno ormai radicato e con il bisogno di conciliare tempi scuola-lavoro-famiglia che in parte lo smart-working aveva aiutato a facilitare.
Restarting vuol essere un progetto facilitatore di una ripartenza fondata sulla rilettura del vissuto, sull'espressione dei bisogni e dei nuovi desideri delle famiglie, dei bambini, degli adolescenti, soprattutto di quei nuclei familiari più a rischio di rimanere oli o emarginati (famiglie in carico alla tutela minori, famiglie straniere, famiglie con figli con disabilità)
Attraverso attività laboratoriali e aggregative il nostro che vedano modalità espressive e narrative diverse l'obiettivo è innanzitutto di dar voce in spazi protetti, attraverso la mediazione pedagogica, ai desideri legati alla ripartenza. Uno sguardo che, anche e connotato da un'epoca buia, volga al positivo, al coltivare un sogno. un'attenzione particolare sarà riservata alle famiglie ucraine fuggite dalla guerra che già sul territorio d'attivazione stiamo intercettando grazie alle scuole e al progetto Digeducati Ucraina.
Un lavoro di concerto volto con l'ambito territoriale, le assistenti sociali del segretariato e della tutela minori per l'individuazione delle famiglie a rischio e successivamente una proposta ampia di spazi e attività di restart.