Bandi con Conferenza Sindaci e ATS

Sono stati pubblicati altri quattro bandi della Fondazione della Comunità Bergamasca, per un importo complessivo di 980 mila euro a sostegno di progetti non lucrativi del Terzo settore, presentati in coprogettazione con la Conferenza dei Sindaci della Provincia di Bergamo e l’Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo (ATS).

Il 46% delle risorse è destinato a progetti di ambito sociale realizzati in attuazione dei Piani di Zona, mentre il budget del bando relativo all’area salute mentale è stato portato a 200 mila euro, con un incrementato di 50 mila euro rispetto al 2020.

Oltre alla collaborazione con Fondazione Cariplo, si confermano dunque le partnership strategiche con la Conferenza dei Sindaci della provincia di Bergamo e Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo (ATS), quest’ultima con lo specifico ruolo di monitoraggio e verifica dei progetti.

La domanda di partecipazione ai bandi deve essere presentata da organizzazioni non lucrative private che operano nella provincia di Bergamo entro il 9 luglio 2021, seguendo la procedura online sul sito della Fondazione.

Sono ammessi esclusivamente progetti presentati in partnership tra una rete di soggetti non lucrativi, in coprogettazione con i partner promotori dei bandi. Obiettivo fondamentale è sostenere progettualità realizzate in rete, tra soggetti pubblici e privati, in modo da rendere le azioni proposte coordinate ed efficaci.

Dei quattro bandi pubblicati, due prevedono la raccolta di donazioni che, in entrambi i casi, devono essere almeno pari al 5% del contributo deliberato dalla Fondazione della Comunità Bergamasca. Tali donazioni confluiranno direttamente nel Fondo della Conferenza dei Sindaci, attivo dal 2015 presso la Fondazione della Comunità Bergamasca, anch’esso finalizzato al sostegno di iniziative a carattere sociale per lo sviluppo del welfare locale.

Anche in questi quattro bandi si ritrova la cifra tanto del ruolo che la Fondazione vuole avere nel territorio quanto delle iniziative che la Fondazione vuole stimolare nelle comunità. La Fondazione vuole lavorare in sinergia con tutti i soggetti locali, a partire dalle istituzioni e dalle associazioni e fondazioni, per ottimizzare le risorse in una condivisione di azioni e scopi. Ma il nostro ruolo non si ferma qui. Crediamo nel valore della sussidiarietà e pensiamo che sia nostro dovere incentivare un movimento più partecipato delle comunità, che devono lasciarsi coinvolgere e crescere nella consapevolezza del ruolo del privato sociale. Infatti, il primo sostegno che la Fondazione eroga non è di carattere economico, ma fiduciario. Fiducia nel lavoro di squadra, nelle comunità, nella capacità degli enti richiedenti di individuare bisogni emergenti e presenti sul territorio, nel valore dei loro progetti e nella possibilità per la nostra fondazione di comunità di portare benessere là dove serve. Un ringraziamento anche quest’anno va a Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci, ad ATS Bergamo a tutte le associazioni e gli enti con cui questi bandi sono in collaborazione: solo insieme si può fare la differenza, cogliere i bisogni più urgenti a cui provare a dare una risposta e generare un impatto positivo sulle nostre comunità.

Osvaldo Ranica, Presidente Fondazione Comunità Bergamasca

Fondazione della Comunità Bergamasca con i bandi promossi in collaborazione con il Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci, oltre che ATS Bergamo, destina importanti risorse alla realizzazione di interventi sociali e si propone come partner attivo nell’orientamento delle politiche sociali del territorio. I bandi realizzati con questa formula condivisa consolidano un approccio al welfare locale che cerca di integrare, in una logica di partenariato, chi finanzia, chi programma e chi attua gli interventi sociali. Questo approccio, ormai collaudato con i Piani di Zona per le politiche sociali, è ancora più decisivo in quelle aree di intervento in cui il coordinamento degli sforzi a livello provinciale è indispensabile per dare risposte a bisogni che più difficilmente si possono realizzare a livello di singole aree territoriali, come nel caso della grave marginalità, della salute mentale o del reinserimento sociale e lavorativo di persone detenute. In queste tre aree solo la convergenza di una pluralità di enti e un sistema di valori condiviso possono assicurare la necessaria tenuta istituzionale e sociale utile a sostenere interventi in aree in cui i bisogni sono particolarmente complessi e non sempre di immediata lettura.  Relativamente ai Piani di Zona, questa edizione dei bandi coincide con la fase di programmazione del nuovo triennio di attività. Possono quindi essere un’occasione importante per aprire spazi di innovazione sociale per ricercare nuove formule di sostenibilità per i sistemi di welfare locale, che proprio la drammatica vicenda della pandemia ha evidenziato essere essenziali per la qualità della vita e della coesione sociale delle nostre comunità. Con i bandi, quindi, non stiamo proponendo un concorso a premi per ‘scegliere chi vince’ un finanziamento, ma un’occasione per costruire spazi di comunità per alimentare la coesione sociale, e quindi come impiegare al meglio i finanziamenti perché generino beni comuni

Giuseppe Guerini, vicepresidente Fondazione Comunità Bergamasca

Per il Consiglio di Rappresentanza la realizzazione dei bandi in collaborazione con la Fondazione e con il supporto di ATS è una delle priorità programmatorie in dimensione provinciale e distrettuale: i risultati ottenuti negli anni scorsi hanno anche permesso di individuare nuove aree di bisogno, suggerendoci di anno in anno dove convogliare le risorse a disposizione. Ad esempio, quest’anno abbiamo scelto di aumentare leggermente il finanziamento destinato ai progetti nell’area della salute mentale. La tutela e la cura per la salute mentale, già attenzionata dal Consiglio negli anni precedenti, con la pandemia rappresenta una forte emergenza per i giovani e i meno giovani, sia nell’ottica della prevenzione sia nel post acuzie per il reinserimento nella società. Le politiche sociali in forma aggregata sono una leva di sviluppo per il welfare locale e i fondi integrativi da destinare a progettualità sociali, che la Fondazione ormai da anni ci aiuta a raccogliere, sono un aiuto molto importante per riuscire a rispondere al bisogno di protezione espresso dalle comunità, soprattutto a fronte del venir meno di risorse pubbliche

Marcella Messina, Presidente della Conferenza dei Sindaci e del Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci

ATS Bergamo, grazie ai propri dati di conoscenza, contribuirà alle attività di monitoraggio e verifica dei progetti che verranno realizzati, in particolare valutando la loro connessione e la loro coerenza con le azioni previste nei Piani di Zona degli Ambiti Territoriali e con i bisogni delle persone in condizione di fragilità (Salute Mentale e grave marginalità). I Bandi realizzati in collaborazione con Fondazione della Comunità Bergamasca e Conferenza dei Sindaci sono ormai da qualche anno un punto fermo della collaborazione tra soggetti istituzionali e sociali in provincia di Bergamo: il nostro impegno continua anche quest’anno perché questa partnership tra pubblico e privato offre la possibilità di affrontare, con risposte innovative, i bisogni emergenti che in questi anni sono in continua evoluzione. La pandemia da Coronavirus ci ha spronato a rinforzare sempre più l’attività di integrazione dei nostri interventi, come abbiamo fatto con le UTES, le Unità Territoriali Emergenza Sociale, attivate sul territorio nel 2020 per rispondere ai bisogni emergenziali sociali connessi all’emergenza sanitaria

Massimo Giupponi, Direttore generale ATS Bergamo

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