Quando la montagna è la regina del grande schermo

Torna la rassegna cinematografica “Il Grande Sentiero. Habitat, culture, avventure” – Il Presidente Ranica: “Storie che ci parlano sempre in una lingua familiare”

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Alla sua quindicesima edizione, torna “Il Grande Sentiero. Habitat, culture, avventure”, la rassegna cinematografica e culturale di Laboratorio 80 dedicata ad ambiente, montagna, viaggi e vita nella natura. A far da filo conduttore, quest’anno, è il confine. Non come linea che divide, ma come territorio di incontro, di scambio di conoscenze, di commercio, di culture che si mescolano e di dialetti che non sono poi tanto diversi.

Da lunedì 21 agosto a giovedì 7 settembre, la manifestazione percorre itinerari che dalle province di Bergamo e Brescia esplorano quel confine che racchiude esperienze, tradizioni, culture e segni.

Sono 24 gli appuntamenti in 13 luoghi diversi (tra rifugi alpini, parchi, ex conventi, sorgenti, baite, orti sociali, piazze e musei): 210 chilometri, più di 6.000 metri di dislivello in totale, per un percorso che, partendo dalla città di Bergamo, attraversa il suo territorio più tipicamente montano (Albino, Ponte Nossa, Oltressenda Alta, Colere, Bueggio, Schilpario), sconfinando nelle valli di confine a cavallo tra la val di Scalve e la Valcamonica (Cerveno, Capo di Ponte, Erbanno) fino ad arrivare a Brescia (nel quartiere Fiumicello e nel centro della città).

In calendario 12 proiezioni cinematografiche e 12 eventi speciali tra spettacoli, incontri e workshop con oltre 25 collaborazioni con enti e associazioni del territorio.

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I luoghi scelti amplificano la magia del cinema, come spiega Sergio Visinoni, curatore della rassegna: “Negli anni della pandemia, mettere in scena spettacoli all’aperto era una necessità. Dopo, ci siamo accorti che era meglio così. Vedere un film proiettato su uno schermo davanti alla parete nord della Presolana è un’esperienza unica”. C’è di più: il percorso fa parte della proposta: “L’anno scorso, dopo la proiezione di un film al rifugio Falc di Introbio (Lecco), alcuni dei nostri spettatori sono tornati a casa, ripercorrendo il sentiero di notte. Avevano fatto tutta quella strada solo per noi”.

In questo pellegrinaggio culturale, tra cinema e natura, per il pubblico è sempre possibile arrivare a piedi, in bici o in auto; per ogni luogo è segnalato un posto dove pernottare e mangiare, l’accessibilità e il livello di difficoltà per raggiungerlo. In collaborazione con la Libreria Palomar, in alcuni luoghi della rassegna è allestita la piccola libreria del Grande Sentiero.

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Si comincia lunedì 21 agosto, alle 21.15 all’Arena Esterno Notte, con l’anteprima del film A passo d’uomo di Denis Imbert, interpretato dal premio Oscar Jean Dujardin (ingresso: 3,50 euro). È la storia del viaggio a piedi per la Francia di Pierre, famoso esploratore e scrittore, che, lungo sentieri minori e poco battuti, ritroverà se stesso.

Per martedì 22 agosto alle 17.30 è in programma la visita guidata alla mostra “Vette di luce. Naoki Ishikawa sulle Alpi Orobie” in Accademia Carrara a Bergamo. L’esposizione, che celebra la montagna e il paesaggio bergamasco, mette in dialogo la pittura di paesaggio di tradizione ottocentesca con la fotografia di Naoki Ishikawa insieme a due opere contemporanee: quella di Matteo Rubbi e la video-audio installazione dei MASBEDO. Ingresso ridotto (10 euro) per i possessori del biglietto acquistato la sera precedente presso l’Arena Esterno Notte. L’evento è in collaborazione con L’Accademia Carrara.

Alle 21 ci si sposta al Giardino La Crotta, in Città Alta, per lo spettacolo teatrale “Ombrello rosso”, scritto e interpretato da Simone Coppari e Marco Scarponi: musica, teatro e poesia per raccontare la storia di Giacomo Costantino Beltrami, tra i primi europei a risalire sino alle sorgenti del Mississippi. A 200 anni dalla scoperta dell’esploratore bergamasco, questo progetto artistico omaggia Beltrami e le sue geografie fluviali ed emozionali. Lo spettacolo, ad ingresso gratuito, è presentato in collaborazione con Maite Bergamo e il Museo Civico di Scienze Naturali “Enrico Caffi” di Bergamo.

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“Il Grande Sentiero” è cinema, ma non solo. In programma, tra le tante proposte, anche aperitivi in realtà virtuale, passeggiate tra le erbe di montagna e degustazioni, l’incontro con Mario Palliccioli, storico della Resistenza, uno spettacolo per ricordare il centenario del disastro della diga del Gleno, un laboratorio itinerante (per tutte le età) per vivere il bosco e la montagna come luogo per esplorare se stessi, approfondimenti sull’arte rupestre. Perché la montagna non ha una sola voce e racconta infinite storie a chi le vuole ascoltare.

Non è possibile separare Bergamo dalle sue montagne. Forse è per questo che, da quindici anni, ‘Il Grande Sentiero’ continua a conquistare l’attenzione del pubblico, raccontando vicende che assomigliano alle nostre, e che per questo continuano ad interpellarci. Non conta essere sportivi o meno: le vette parlano a tutti di avventura e scoperta, in una lingua a noi sempre familiare.

 

Osvaldo Ranica, presidente della Fondazione della Comunità Bergamasca

Per informazioni e prenotazioni, www.lab80.it/ilgrandesentiero. La partecipazione è sempre gratuita (ad eccezione della prima e dell’ultima serata presso le arene estive di Bergamo, Esterno Notte, e Brescia, Cinema Nuovo Eden).

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