Giornata nazionale contro bullismo e cyberbullismo

Dal 7 febbraio 2017 si festeggia ogni anno una giornata che ci sta molto a cuore, destinata a sensibilizzare contro ogni forma di bullismo e cyberbullismo.

La Fondazione della Comunità Bergamasca si impegna a contrastare il fenomeno del cyberbullismo con numerose attività promosse dagli educatori del progetto DigEducati su tutta la provincia di Bergamo, per garantire un’esperienza on line protetta e sicura.

bullismo

Secondo la legge italiana si parla di cyberbullismo quando si verificano forme di “pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d’identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata per via telematica, nonché la diffusione di contenuti on line aventi ad oggetto anche uno o più componenti della famiglia del minore il cui scopo intenzionale e predominante sia quello di isolare un minore o un gruppo di minori ponendo in atto un serio abuso, un attacco dannoso, o la loro messa in ridicolo.

La modalità virtuale delle persecuzioni ha delle caratteristiche specifiche in quanto i cyberbulli:

  • sfruttano l’accesso indiscriminato agli ambienti virtuali per avere una presenza pervasiva nell’esperienza online delle loro vittime;
  • sfruttano l’anonimato garantito dalla rete per non essere riconosciuti come tali nella vita offline, minimizzando il loro coinvolgimento o distaccandosi moralmente dagli atti compiuti perché non vedono in prima persona la reazione delle loro vittime;
  • sfruttano, più o meno volontariamente, l’immensa portata della rete dove il messaggio viene riprodotto e amplificato sfuggendo al controllo di chi pensa solo di fare un piccolo scherzo di cattivo gusto.

Secondo una ricerca condotta da Save The Children tre ragazzi su dieci sono testimoni di comportamenti violenti in rete e il 72% degli adolescenti vede il cyberbullismo come il fenomeno sociale più pericoloso del momento.

Per gli adulti è fondamentale ricordare che la Legge non ci viene incontro esclusivamente con una definizione della casistica, ma indica anche le misure di carattere preventivo da attuare in tutti gli ambiti che si occupano dell’educazione.

Per questo motivo il progetto DigEducati ha voluto fare tesoro del coinvolgimento dell’associazione Parole O_Stili che dal 2016 si rivolge a tutti i cittadini, adulti e minori, per promuovere pratiche virtuose nella comunicazione in rete.

Cosa fa DigEducati per contrastare il fenomeno?

DigEducati, è il grande progetto di educazione digitale, promosso da Fondazione della Comunità Bergamasca insieme a Impresa sociale Con I Bambini e Fondazione Cariplo nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il progetto mette in campo azioni di contrasto al divario digitale tanto in luoghi fisici (i Punti di Comunità), quanto in quelli digitali (la piattaforma online DigEducati).

I 42 Punti di Comunità attivi sino ad oggi in provincia di Bergamo sono spazi dedicati all’educazione digitale ed attrezzati con computer portatili per accogliere bambini, ragazzi e i loro adulti di riferimento.

Alcuni Punti di Comunità si distinguono per attività specifiche contro il cyberbullismo:

  • I Punti di Comunità di Ponte San Pietro e Chignolo d’Isola hanno organizzato un webinar con la dottoressa Barbara Laura Alaimo con l’obiettivo di presentare alle figure educative della provincia le linee guida da comunicare ai minori per un uso non ostile della parola online. Inoltre, hanno pubblicato il Manifesto della Comunicazione non Ostile sulla piattaforma;
  • I Punti di Comunità di Costa Volpino e Seriate hanno organizzato serate informative con psicologi e psicoterapeuti esperti delle ricadute del digitale in età evolutiva quali Marina Zanotta e Alberto Pellai;
  • Il Punto di Comunità di Gandino, nella propria linea educativa, si pone quattro obiettivi di crescita personale per i minori: 1. consolidare la propria identità per imparare a conoscersi e prendersi cura di sé trovando resilienza in situazioni spiacevoli 2. sviluppare l’autonomia per avere fiducia in sé stessi e nelle proprie capacità senza scoraggiarsi per i commenti degli altri 3. acquisire competenze comunicative ed empatiche immaginando diverse situazioni e il modo migliore di affrontarle 4. essere educati alla cittadinanza nelle forme della cooperazione, della solidarietà e del rispetto per il prossimo.

Un’altra azione, esempio del ruolo attivo di DigEducati nel contrasto al cyberbullismo, è rappresentato dal contatto diretto tra gli educatori e gli insegnanti per attività di sensibilizzazione presentate alle classi delle scuole primarie e secondarie di primo grado. La normativa, infatti, prevede che ogni scuola si impegni per identificare un responsabile del contrasto al bullismo e si attivi per la prevenzione.

Per contrastare il cyberbullismo è necessario uno sforzo collettivo, infatti, da cinque anni a questa parte alla prevenzione di chi rischia di essere bullo si affiancano delle strategie che hanno l’obiettivo di rafforzare l’autostima dei minori che potrebbero essere vittima di cyberbullismo e fornire a tutti gli strumenti adeguati a combatterlo.

APPROFONDIMENTI

 

Per le pillole video sugli interventi degli esperti citati accedi alla piattaforma di DigEducati.

 

Per la normativa contro il bullismo e il cyberbullismo e l’utilizzo dei dispositivi elettronici da parte dei minori, nonché le responsabilità degli adulti:

Direttiva Ministeriale n. 16 del 5 febbraio 2007 – Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione e la lotta al bullismo

           Direttiva Ministeriale del 15 marzo 2007 – Linee di indirizzo utilizzo telefoni cellulari

LEGGE 29 maggio 2017, n. 71, Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo.

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