Alta Valle Brembana, scrigno di cultura da scoprire

“Lungo le vie della cultura” di Altobrembo ha il sostegno della Fondazione della Comunità Bergamasca – Il Presidente Ranica: “Un progetto che si è fatto volano di cambiamento per il territorio

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Non solo escursionismo, non solo natura. C’è un patrimonio culturale da scoprire in Alta Valle Brembana.

“Vogliamo avvicinare sempre più persone alla nostra montagna, ricca di grandi tesori, spesso nascosti o ancora poco conosciuti, ma comunque bellissimi”, racconta Andrea Paleni presidente di Altobrembo, l’associazione che riunisce gli undici Comuni di Averara, Cassiglio, Cusio, Mezzoldo, Olmo al Brembo, Ornica, Piazza Brembana, Piazzatorre, Piazzolo, Santa Brigida, Valtorta.

Tutti affiancati da associazioni culturali e realtà diocesane nel progetto “Lungo le vie della cultura” (di cui Altobrembo è capofila), sostenuto da Fondazione della Comunità Bergamasca insieme a Fondazione Cariplo e Fondazione della Comunità Bresciana, oltre che da Regione Lombardia e Provincia, e inserito nel palinsesto Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023.

“L’auspicio è che l’anno di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura possa servire a riconoscere alla cultura dell’Altobrembo quel valore aggiunto che la caratterizza. Sono tante le sue ricchezze storiche, artistiche e culturali. Senza dimenticare quelle naturalistiche e gastronomiche”.

Dai Palazzi di Bergamo ai borghi rurali della Valle Brembana, dai Fantoni ai Rovelli, dal Moroni ai Baschenis, ripercorrendo – concettualmente o fisicamente – quelle vie storiche che, soprattutto in passato, segnavano una forte interdipendenza tra Bergamo e le sue valli: “Lungo le vie della cultura” propone numerose iniziative che, fino ad ottobre, accompagneranno il pubblico attraverso le località altobrembane. Il calendario è ricco di iniziative: dalle mostre alle passeggiate culturali, dalle scampagnate sui pedali ai tour dedicati alla scoperta di artisti locali.

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“Lungo le vie della cultura” è lo sviluppo del progetto “Le terre dei Baschenis” (www.leterrredeibaschenis.it), dal nome della stirpe dei 18 artisti, tra pittori e frescanti (autori di affreschi), che tra il Quattrocento e il Seicento lasciarono traccia della loro opera nella Bergamasca. Iniziativa che ha dato il la alla riscoperta del territorio, prima di tutto da parte di chi lo abita.

“È stato soprattutto il territorio a dimenticare queste opere, salvo piccoli gruppi che hanno operato per valorizzare le nostre ricchezze culturali. Forse sono state sottovalutate, in passato. Il nostro intento è quello di riuscire a rendere le comunità più consapevoli non tanto del valore intrinseco delle opere che abbiamo, ma del valore legato al contesto che le ospita. Penso alla piccola chiesa di San Giovanni Battista a Cusio, decorata con gli affreschi del Baschenis. So benissimo che non si tratta di opere di un artista di fama internazionale, ma è il contesto ambientale, fatto di montagna e di piccoli borghi, ad impreziosire questo patrimonio”, continua Paleni.

Un obiettivo centrato, visto che, grazie a questo progetto, “le amministrazioni comunali hanno deciso di fare un investimento importante su alcune opere, come il Polittico di Antonio Boselli nella chiesa di Santa Margherita a Cusio, l’affresco della Torre della Sapienza nella chiesa parrocchiale di Averara e la chiesa Plebana di Santa Brigida della Valle Averara, per la quale è stato progettato un sistema di protezione degli affreschi”.

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“Quando abbiamo selezionato i progetti con il bando speciale della Capitale della Cultura 2023, ci siamo augurati, e non lo abbiamo mai nascosto, di gettare le basi per creare opportunità di crescita nel futuro. Lo sguardo deve essere rivolto al dopo, e questo progetto ha interpretato questa esigenza. L’associazione Altobrembo è riuscita a stimolare la sensibilità degli amministratori locali, ha determinato un cambiamento e questo creerà benessere per tutta la comunità”.

Osvaldo Ranica, presidente Fondazione della Comunità Bergamasca:

Tra i prossimi appuntamenti, “Porte aperte sull’arte”: tutti i mercoledì d’estate aperture straordinarie di luoghi ricchi di arte e tradizione, veri e propri tesori custoditi sul territorio, solitamente chiusi e non visitabili. Il 9 agosto è il turno della chiesa parrocchiale di San Bartolomeo a Cassiglio.

Informazioni sul calendario delle iniziative al 348.1842781 o a info@altobrembo.it.

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