Il “Cristo grande” di Stezzano (h con croce cm 270, fine ‘600), è sempre rimasto sospeso nel catino absidale della parrocchiale. Messa a terra di recente per metterla in sicurezza dai lavori in corso sul tetto, la scultura lignea necessita di un restauro che, prima di ricollocarla in alto, si prenda cura di fessurazioni lignee, lacune e sollevamenti diffusi di preparazione e pellicola pittorica. A sorpresa emerge che l’attuale “immagine” del Crocifisso è frutto di una completa rigessatura e ridipintura che ha del tutto alterato la qualità dell’intaglio originale, la policromia e anche la tipologia iconografica: sotto le tonalità fredde e verdognole di un Cristo esangue si intravede una policromia originale chiara e calda, di un Cristo appena spirato. Saranno recuperate le cromie e le dorature originarie, anche sulla Croce. E’ stato avviato uno studio che ha rintracciato l’autore(Bartolomeo Guarina),il donatore (un conte Moroni) e la collocazione nel 1703 (inaugurazione della chiesa).



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