Nel cuore di Città Alta c’è un luogo che alla fugacità del turismo oppone il tempo lento del vissuto quotidiano, dei rapporti di quartiere, delle parole che raccontano storie: è il carcere di Sant’Agata dal 2016 bene comune (accordo Comune di Bergamo e Associazione Maite ExSA) e luogo di attività culturali, artistiche e di momenti di aggregazione. Si intende con questo progetto rafforzarne la vocazione di sito capace di generare cittadinanza consapevole, attraverso l’allestimento di un museo della vita carceraria che evochi le storie delle donne e degli uomini che lì si trovarono tra il 1943 e il 1945, gli anni cruciali da cui nascerà l’Italia repubblicana, quando il carcere acquisterà un ruolo centrale nella topografia della repressione nazifascista rinchiudendo tra le sue mura donne e uomini attivi nella Resistenza, cittadine/i dichiarati per legge di “razza ebraica” e in attesa di essere deportati e familiari di partigiani o renitenti alla leva presi come ostaggi dai nazifascisti.



È possibile effettuare donazioni tramite bonifico sui conti correnti della Fondazione, con l’indicazione esplicita del nome del progetto e/o ente promotore nella causale:

BANCHE DI RIFERIMENTO:
Banca Intesa Sanpaolo
IT27S 03069 09606 100000124923

UBI Banca
IT10V 03111 11104 000000041000

Gruppo Banco BPM Credito Bergamasco
IT63S 05034 11121 000000029732

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