Pubblicati gli esiti dei primi 5 bandi territoriali

Pubblicati gli esiti dei primi 5 bandi territoriali 2021: erogati 730 mila euro per 122 progetti tra sociale, cultura e ambiente. Alla cultura va il 70% delle risorse, segue il sociale (27%).

Siamo una fondazione di comunità che vuole essere ancora più presente sul territorio per sostenere i bisogni autentici che esprime. (Osvaldo Ranica)

Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione della Comunità Bergamasca si è riunito martedì 8 giugno e ha deliberato gli esiti dei primi cinque bandi territoriali 2021 corrispondenti ad altrettante aree di intervento: Sociale e socio-sanitario, Tutela e valorizzazione del patrimonio storico artistico, Attività culturali, Promozione della lettura e Ambiente, per un finanziamento complessivo di 730 mila euro per 122 progetti.

Il 27% delle erogazioni interessa l’area sociale (200 mila euro per 28 progetti), il 70% l’area culturale (200 mila euro per 27 progetti relativi alla valorizzazione e restauro di beni storico-artistici; 211 mila euro per 47 progetti relativi a eventi ed attività culturali; 100 mila euro per 9 progetti di promozione della lettura) e il restante l’area ambientale (30 mila euro per 11 progetti di educazione ambientale).

I beneficiari sono enti del terzo settore e organizzazioni senza scopo di lucro, oltre ad istituzioni ecclesiastici (parrocchie) della provincia di Bergamo. Tutte le azioni previste dai progetti finanziati devono essere realizzabili anche in presenza delle normative di contenimento della pandemia da Covid-19.

Si tratta dei primi progetti finanziati dalla nuova governance della Fondazione della Comunità Bergamasca guidata dal presidente Osvaldo Ranica, affiancato da due vicepresidenti (Simona Bonaldi e Giuseppe Guerini) e da un comitato esecutivo (Alberto Barcella, Gianpietro Benigni, don Mario Carminati, Maurizio Meloni, Armando Santus).

La Fondazione sceglie un metodo collegiale orientato alla massima condivisione delle scelte e alla valorizzazione del contributo di tutti i consiglieri. Ciascun componete del Cda, infatti, è stato invitato a fare parte di una commissione tecnica di valutazione dei progetti, a seconda della propria competenza e sensibilità, fino a costituirne due: una per l’area sociale ed ambientale, affidata al coordinamento di Giuseppe Guerini, e l’altra per l’area cultura coordinata da Simona Bonaldi.

La governance cambia, resta ferma la mission della Fondazione: stimolare e sostenere i progetti di comunità, radicati nel territorio bergamasco, costruendo o consolidando alleanze e collaborazioni con i partner e le istituzioni.

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