Il Martirio di San Giorgio di Antonio Gandino è un’opera di grande fascino, realizzata per la chiesa di San Giorgio di Lovere tra la fine del Cinquecento e i primi anni del Seicento. Tra i vertici della produzione dell’artista, è ricca di suggestioni e riletture: da Paolo Veronese a Palma il Giovane, dalla pittura rinascimentale bresciana a quella italiana. La sua qualità oggi a mala pena si intravede al di sotto di polvere, sporcizia e danni del tempo. Uno stato di conservazione che necessita di un urgente intervento di restauro, che restituisca piena leggibilità all’opera. Un recupero però che non può essere veramente tale senza un’adeguata valorizzazione dell’opera e della sua storia: voluta dalla comunità di Lovere come immagine identitaria, affidata ad uno dei più importanti pittori di Brescia tra Cinquecento e Seicento, oggi ha bisogno di recuperare quella centralità, di tornare ad essere icona della comunità e immagine guida per la pittura a Lovere tra Controriforma e Barocco.



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