Fondo Casa di Case

Il progetto nasce dalla volontà di una comunità di vita ed alcune famiglie di vivere un’esperienza di condivisione di momenti e spazi comuni di convivenza e di accoglienza di persone e famiglie che vivono in condizioni di fragilità.

La realizzazione del luogo, della casa, di cui si è fatta carico la Fondazione don Primo Bonassi, è il primo passo di un percorso che consentirà nel tempo di condividere uno stile di vita, un’esperienza di condivisione e di ospitalità.

La realizzazione dell’immobile si è resa possibile a Torre de’ Roveri su un terreno che è stato oggetto di apporto alla Fondazione Bonassi da parte della Coop. Soc. Aeper, che ne è socia.

Il progetto originario prevedeva la presenza di 4 famiglie, ognuna con il proprio spazio abitativo, modulabile sulla base delle esigenze delle famiglie stesse. Sono inoltre stati previsti spazi dedicati all’accoglienza di persone in condizione di fragilità, sia all’interno degli appartamenti delle famiglie residenti, sia in soluzioni abitative indipendenti. I momenti di vita comune saranno invece realizzati nell’immobile già esistente e nel quale abita da tempo la Comunità Nazareth, realizzando quindi una piena integrazione tra le due esperienze di vita.

Terminata la fase di progettazione architettonica nel 2018, sono stati sviluppati i lavori: la prima fase della costruzione (scavo, fondamenta, primo piano, tetto) ha richiesto circa un anno, sino ad oltre l’estate 2019, a seguito della quale i lavori hanno subito un rallentamento, dovuto alla ricerca di nuovi donatori e all’emergenza Covid-19.

Le famiglie hanno continuato a alimentare la voglia di stare insieme e di condividere il progetto di ospitalità e il progetto è stato ridefinito: la versione finale presenta 7 appartamenti, di cui 3 destinati alle famiglie accoglienti e 4 (tre bilocali e un monolocale) destinati all’accoglienza.

I lavori sono ripresi nel giugno 2020 e la fine lavori è prevista per fine dicembre 2020. Nelle settimane immediatamente successive le famiglie verranno ad abitare il nuovo immobile e nei primi mesi del 2021 è previsto l’avvio anche dei progetti di accoglienza.